Come scritto in altri articoli, il punto di vista dell’articolo è quello di un perito industriale, non di un medico ed è scritto in un linguaggio semplice.
Ci sono solo due tipi di lampade con caratteristiche diverse e due tipi di misurazioni e di accorgimenti:
Alta pressione e Bassa pressione, (poi c’è sempre il burlone o l’improvvisato che dichiara ai propri clienti “Media pressione” )
Alta pressione sono le lampade piccole, (fino a 24 a macchina) mediamente di 500 watt, 1000 watt o 2000 watt, a scarica con alogenuri metallici, hanno una elevata emissione ma hanno dei limiti, scaldano tanto, consumano, ovvero sprecano tanta energia elettrica, sono delicate (non si devono mai toccare con le mani, nella foto infatti tocco la ceramica e non il vetro) e necessitano di cure particolari per la sicurezza del cliente, infatti tra cliente e lampade alta pressione, si deve interporre un apposito filtro molto costoso e causa delle elevatissime temperature in gioco ci vuole una ventola che tenga raffreddato il tutto, se la ventola si guasta, alla lunga c’è il rischio che la lampada esploda e il filtro si rompa ferendo il cliente, le macchine più serie hanno così 2 filtri sovrapposti, l’ultimo è spesso anche anti infrarossi oltre che “antideflagrante” per questo filtri e ventole di una macchina seria costano molto ma la sicurezza di una accurata manutenzione in questo caso è la vera differenza tra un centro abbronzatura e un altro considerando anche che i filtri si “scoloriscono” cioè perdono potere filtrante col tempo variando le frequenze di filtraggio (quantità e qualità degli UV) e vanno tenuti sotto controllo da personale competente.
Sono più difficili da misurare e ci vogliono alcuni accorgimenti essendo la lampada ad alta pressione una sorgente piccola.
Bassa pressione sono dei tubi fluorescenti (fino a 55 a macchina) lunghi un paio di metri che lavorano a temperature più basse, al suo interno ci sono gas rarefatti quindi non possono esplodere (casomai implodere) con grande sicurezza per l’utilizzatore, cambiando la lampada si cambia il filtro che è tutt’uno con la lampada e quindi la manutenzione è più facile, ogni azienda produce parecchi tipi di lampade con varie filtrature e così abbiamo lampade che si possono paragonare al sole del primo mattino fino ad arrivare al sole del mezzogiorno delle docce aggressive, la qualità di filtratura è data dalla percentuale di UVB rispetto agli UVA che è dichiarata sulla lampada o su un apposito certificato, possono coesistere diverse filtrature su ogni apparecchio a seconda dell’effetto che si vuole ottenere e possono coesistere tubi di diversa filtratura che lavorano in sinergia per avere l’ottimizzazione del risultato in funzione di sicurezza e colore e per la quale noi abbiamo esperienza venticinquennale.
Alle estremità abbronzano meno, le gambe in particolare con la bassa pressione prendono meno.
Sono più facili da misurare.
Quali abbronzano di più?
All’inizio era l’alta pressione a prevalere ma sulla bassa pressione si sono fatti molti passi avanti soprattutto da quando lo standard dei tubi è passato da 100 a 160 w e quelle ad alta pressione hanno cominciato ad usare lampade da 500 anzichè 2000w che presentavano problematiche di manutenzione, le macchine si equivalevano fino all’introduzione delle specifiche 0,3 e ora è più difficile dare valutazioni in merito ma sembra che alcune macchine ad alta pressione abbronzino decisamente meglio e soprattutto in modo più uniforme.
Spesso convivono entrambi i tipi di lampada sullo stesso solarium, tipiche sono le 3 o 4 lampade quadrate alta pressione sul viso dei lettini a tubi.
Nel nostro caso il nuovo Maximultisun Sportarredo che è un alta pressione puro dà una abbronzatura molto profonda e uniforme già dalla prima seduta senza nessun arrossamento a patto di tenerlo in accurata manutenzione.
In sintesi è più questione di manutenzione che di tipo di lampada, fermo restando che la bassa pressione consente di adeguarsi a qualsiasi eventuale nuova normativa semplicemente sostituendo le lampade, mentre per la alta pressione ci sono filtri, ventole, reattori e accenditori da aggiornare e da tenere controllati e le modifiche sono molto costose.
La differenza grossa sta anche nel raffreddamento del cliente e nella quantità di calore soprattutto per irraggiamento (infrarossi), sono cose che non si vedono subito come l’abbronzatura, ma tra il nostro Megasun che emette molti meno Infrarossi del sole e un lettino vecchia generazione o un alta pressione spinto che ne emette come il sole, ci passa una grossa differenza, chi soffre di varici e capillari lo sa visto che il medico gli dice di non prendere il sole ma di rivolgersi a noi per fare moderato uso di solarium tipo il nostro Megasun con aria condizionata o tipo la doccia con 5000 metri cubi all’ora di portata di aria direttamente sulle gambe.
Quali sono più sicure?
Per legge, ora la irradianza di tutte le macchine non deve superare il sole all’equatore a mezzogiorno cioè 0,3 watt su metro quadro quindi il tipo di raggio teoricamente in condizioni ottimali si equivale, le condizioni ottimali decadono a seconda della manutenzione alla quale viene sottoposto l’apparecchio, a seconda della caduta di tensione di rete, del surriscaldamento delle lampade, della pulizia dei filtri, e soprattutto della frequenza con la quale vengono controllate e cambiate le lampade, meno si paga e più è difficile trovare lampade fresche e solarium controllati.
Ventilazione
La ventilazione delle lampade specie sulle macchine ad alta pressione è importantissima per la sicurezza, generalmente si usano ventole assiali che sia pure sembrando esattamente uguali tra loro, sono di 2 tipi distinti, quelle interamente in lega leggera e quelle con alcuni componenti di plastica.
Le prime sono più durature ma hanno un grande inconveniente: quando cedono scaricano a terra della corrente elettrica (da qua è chiaro che la macchina deve essere collegata a terra perfettamente per l’incolumità del cliente) e fanno scattare il salvavita della macchina creando una difficoltà enorme nella ricerca del guasto perchè su 20-25 ventoline non si riesce a capire quale è ceduta se non scollegando tutte le ventoline e collegandole una a una per vedere quale fa scattare il salvavita differenziale, in certi casi il difetto avviene solo a caldo e la ricerca del guasto richiede giorni, prima si fa un controllo a freddo cioè con le ventole che vanno ma senza accendere le lampade e poi lo si fa a caldo accendendo anche le lampade ma usando protezioni per chi ci lavora perchè è esposto a ultravioletti non filtrati provenienti dal retro delle lampade….un vero calvario…. e comunque bisogna anche smontare una moltitudine di organi, collegare e scollegare una moltitudine di cavi. Per ovviare a questo inconveniente noi di solito alla prima avvisaglia neanche controlliamo, le facciamo cambiare nella loro totalità con notevole onere economico ma con la certezza che il fermo macchina annuale sarà minimo.
Il secondo tipo di ventole, avendo organi in plastica, non vanno in corto circuito ma semplicemente quando si rompono, cessano di girare e questo potrebbe essere pericoloso per il surriscaldamento dei filtri e delle lampade e quindi necessitano di un controllo periodico e frequente della temperatura meglio con un termometro ad infrarossi a puntamento laser (vedi le foto in altro nostro articolo) e anche in questo caso sarebbe meglio sostituirle tutte alle prime avvisaglie.
Ma il solarium è sicuro?
Premesso che sole e solarium sono in tabella 1 di pericolosità assieme a vino e pesce sotto sale, leggi questo articolo, aspetti positivi e negativi, è sempre al primo posto su google.
IMPORTANTE
Come si controllano i solarium:
Make-up3 dispone da anni di un proprio misuratore UV col quale si eseguono le seguenti misurazioni:
- Misurazione UVA lampada per lampada.
- Misurazione UVA complessivi a distanza corrispondente a quella della pelle del cliente.
- Calcolo livello UVB lampada per lampada.
- Calcolo UVB complessivi a distanza corrispondente a quella della pelle del cliente.
- Misurazione con Termometro ad Infrarossi con puntatore Laser per le ventole di raffreddamento e filtri.
Il calcolo del livello di UVB avviene tramite la percentuale di UVB su UVA dichiarata dal costruttore (scritta sulla lampada o dichiarata in apposito certificato) e mensilmente viene verificato con misurazione tramite un controllo esterno.
Ogni singola lampada deve rimanere entro 2 range di valori a seconda del tipo, (alta o bassa pressione) e dell’emissione di UVB/UVA misurata in % uvb/uva
Questi sono i nostri controlli interni, poi annualmente un tecnico esterno esegue un controllo che in alcuni casi prevede la compilazione di un apposito libretto manutenzioni programmate come avviene per le auto.
Sono in via di attuazione nuove norme relative ad una legge europea denominata volgarmente “0,3” che significa 0,3 Watt ogni metro quadro ma verranno misurate con un sistema diverso che esprime l’energia, complicato da mettere in pratica (irradianza) il cui valore assoluto si vuole forzatamente uniformare in basso nonostante in Europa convivono i fototipi 1 ad esempio gli scandinavi, i fototipi 2 ad esempio i germanici, i fototipi 3 ad esempio gli italiani del nord e i fototipi 4 ad esempio gli italiani del sud e i cittadini della Grecia e del sud della Spagna, al momento di scrivere la introduzione della norma è bloccata tramite ricorso di Confestetica che intende citare per danni il ministero e con la giustizia italiana e i governi che si susseguono le cose andranno per le lunghe.
Le foto sono nostre
CORTESEMENTE SMETTETELA DI RUBARCI LE FOTO, STIAMO ARRICCHENDO TANTI AVVOCATI. Alcune foto qua sotto le abbiamo trovate addirittura in gigantografia sulla vetrina di istituti di estetica, su giornali e addirittura su un sito svizzero.
Personalmente sconsiglio le lampade perchè rovinano la pelle.
Rispetto la tua personale convinzione, se vuoi approfondire meglio e soppesare tra luoghi comuni e dati certi, leggi gli altri articoli, non si può dire che sono di parte visto che la CEI IMQ ha usato materiale tratto da questo sito per redarre alcuni manuali per ingegneri che si occuperanno di omologazioni, in particolare cerca l’articolo “effetti negativi e positivi delle lampade” è il più letto del Web da anni e chiarisce l’importanza di non superare il “M.E.D.” per non avere effetti negativi, cosa molto più difficile da fare con il sole.